Lo storico accordo, sottoscritto questa mattina ad Olten, permette ad AET di acquisire l’impianto idroelettrico del Lucendro con 9 anni di anticipo rispetto al termine della riversione. Nel corso del 2013 i Cantoni di Uri e Ticino avevano respinto la richiesta di rinnovo della concessione per lo sfruttamento delle acque del Lucendro presentata da Alpiq, confermando la volontà di riappropriarsi dell’impianto. Il Lucendro sfrutta due bacini imbriferi sul Gottardo ed é stato costruito tra il 1942 e il 1947 dall’allora Aaar e Ticino SA (Atel). L’impianto comprende i laghi artificiali del Lucendro e del Sella con le rispettive dighe, la centrale di Airolo e la stazione di pompaggio della Tremola; nel 1991 é stato potenziato con la costruzione della centrale Sella, che sfrutta un salto intermedio dell’omonimo lago. Con una capacità di accumulo di 34 mio di m3 di acqua e una potenza installata di 60 MW, l’impianto produce mediamente 100 GWh di energia elettrica all’anno (vedi scheda allegata). L’acquisto del Lucendro giunge dopo le riversioni della Biaschina e del Tremorgio nel 1959 e del Piottino nel 1972 e, unitamente al progetto per la costruzione della nuova centrale del Ritom, segna la conclusione di un ciclo storico che permette ad AET di gestire l’intero parco di produzione idroelettrica della Leventina. Grazie a questa acquisizione AET disporrà di due bacini di accumulazione posti a monte dei propri impianti, che le consentiranno di aumentare la produzione di energia e di pianficarla in maniera molto flessibile. AET rileverà da Alpiq SA l’impianto del Lucendro, il personale addetto alla sua gestione e alcuni immobili situati in Leventina; il passaggio di proprietà sarà completato entro la prima metà del 2015. Le trattative si sono concluse nel giro di pochi mesi e sono state segnate dalla sensibilità dimostrata da Alpiq SA nella ricerca di una soluzione rispettosa del forte legame tra l’impianto e il territorio in cui opera. L’esito positivo di questa transazione rappresenta un successo di cui beneficierà l’intero settore elettrico cantonale e testimonia l’importanza per il Cantone di poter disporre di un’azienda propria in grado di attuare la politica delle riversioni e le altre direttive del Piano energetico cantonale.
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