La rete elettrica nazionale è il risultato della somma delle reti che singole aziende hanno realizzato nel corso del ‘900 per trasportare l’energia prodotta dai propri impianti. Succede così che in alcune regioni vi siano oggi più elettrodotti che corrono paralleli, con tralicci costruiti l’uno di fianco all’altro. Se potesse essere interamente riprogettata in base alle attuali esigenze, la rete sarebbe oggi molto più razionale, compatta e semplice da mantenere. |
La nascita del gestore nazionale unico Swissgrid, nel 2012, ha comportato il trasferimento della proprietà di tutte le reti ad alta e altissima tensione del Paese (380 kV e 220 kV) ad un unico soggetto responsabile del loro esercizio e della loro manutenzione. Questa nuova situazione ha aperto la strada a progetti di unificazione e razionalizzazione delle infrastrutture. In Ticino Swissgrid gestisce il processo di rinnovo degli impianti in stretta collaborazione con il Cantone, l’Azienda Elettrica Ticinese (AET) e le Ferrovie federali svizzere (FFS), nell’ambito dello “Studio generale per la rete ad altissima tensione”: un progetto che permette di estendere i vantaggi della razionalizzazione anche ai livelli di rete inferiori. Per sfruttare al meglio le opportunità offerte da questa collaborazione AET ha avviato un processo parallelo di pianificazione degli investimenti sulla propria rete regionale ad alta e media tensione (150 kV, 50 kV e 16 kV). L’Azienda mira così a garantire la qualità e la sicurezza dell’approvvigionamento, ottimizzando i costi e riducendo l’impatto delle linee aeree e degli impianti di trasformazione sul territorio. La pianificazione degli investimenti sulla rete di AET ha quale orizzonte temporale il 2050 e considera i diversi progetti che interesseranno il territorio cantonale in questo lasso di tempo, tra questi: il nuovo impianto idroelettrico del Ritom, le nuove infrastrutture di Swissgrid e i cantieri di USTRA per la realizzazione della seconda galleria autostradale del Gottardo e il rinnovo delle infrastrutture dell’asse autostradale Nord-Sud. Con la pianificazione degli investimenti sulla rete è possibile ottenere un aumento della capacità di trasmissione, maggiore sicurezza e la riduzione dei percorsi delle linee aeree. Ciò si tradurrà in risparmi tanto in fase di investimento, quanto in fase di manutenzione e di esercizio, grazie alla riduzione delle perdite di rete. La collaborazione con i gestori di rete locali e gli altri attori attivi sul territorio risulta di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Un costante scambio di informazioni e la possibilità di pianificare gli interventi in concomitanza con la realizzazione di altre opere consente di ottimizzare gli investimenti a vantaggio di tutte le parti coinvolte. Le analisi fin qui svolte mostrano numerose opportunità di semplificazione della struttura della rete, ottenibili accorpando impianti di trasformazione e linee di diversi proprietari, riducendo i livelli di tensione e accorciando i tracciati. Gli interventi di ammodernamento permetteranno di standardizzare i sistemi di costruzione e gestione degli impianti, con evidenti vantaggi in termini di esercizio e manutenzione. L’esperienza della pianificazione degli investimenti di AET evidenzia i vantaggi di approfondire varianti su un lungo orizzonte temporale, che vanno al di là della semplice soluzione di problemi contingenti. Analizzando gli investimenti dal punto di vista del risultato finale appare evidente che, pure se singole fasi costano di più, l’intero progetto di rete risulta infine più economico. La rete di distribuzione costituisce un elemento centrale del processo di trasformazione in atto nel settore energetico. Con la pianificazione strategica degli investimenti AET intende assicurare la sua efficienza a lungo termine, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico, a beneficio di tutti gli utilizzatori.
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