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Produzione fotovoltaica: una realtà in divenire

12 Novembre 2024

La crescita della produzione fotovoltaica sta cambiando il modo in cui produciamo e consumiamo l’elettricità, ne abbiamo parlato con Claudio Caccia, Coordinatore di Swissolar per la Svizzera italiana.

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Come sta evolvendo la produzione fotovoltaica in Svizzera e in Ticino?

Negli ultimi anni, l’evoluzione della produzione fotovoltaica è stata da record, sia a livello del nostro Cantone, sia a livello nazionale e mondiale. In Svizzera, gli anni dal 2018 al 2023 hanno fatto segnare cifre mai viste a proposito della crescita della potenza installata. La statistica svolta annualmente da Swissolar su mandato dell’Ufficio federale dell’energia indica che a fine 2023 la potenza totale degli impianti fotovoltaici ammontava a 6’200 megawatt e la loro produzione annuale equivaleva a quasi il 9% dei consumi elettrici. Anche in Ticino, uno dei Cantoni con il maggior potenziale di energia solare, si nota un forte aumento: per quanto riguarda la potenza installata pro capite si è quasi raggiunto il livello medio svizzero.

Il ritmo di crescita è in linea con gli obiettivi delle strategie energetiche di Confe-derazione e Cantone?

I dati di fine 2023 indicano che la crescita a livello nazionale è stata poco distante da quanto auspicato. Gli obiettivi futuri definiti dalla Confederazione sono peraltro recentemente stati rivisti verso l’alto, anche a seguito della recente approvazione in votazione popolare della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Essi prevedono che nei prossimi 10 anni la potenza installata di fotovoltaico venga quintuplicata rispetto ad oggi. La ridefinizione degli obiettivi si basa sia sull’evoluzione tecnologica sia su stime più precise sul potenziale. A livello di Canton Ticino, nel PECC (Piano energe-tico e climatico cantonale) è stato fissato un obiettivo di almeno 1’500 gigawattora all’anno per il 2050, ossia circa sette volte di più di ora. In poche parole, la svolta energe-tica e quella solare sono soltanto agli inizi.

Quali sono i reali vantaggi che un privato ricava dall’installazione di un impianto fotovoltaico?

Al di là degli importanti vantaggi “immateriali” quali una maggiore indipendenza energetica, un approvvigionamento elettrico basato in gran parte su una fonte rinnovabile, indigena e rispettosa del clima, i vantaggi principali derivano dalla concorrenzialità dell’elettricità fotovoltaica. Grazie al progressivo aumento dell’efficienza dei moduli nel trasformare la luce del sole in elettricità, al forte calo dei prezzi avvenuto negli ultimi decenni, agli incen-tivi finanziari e alle deduzioni fiscali, risulta che l’energia elettrica fotovoltaica, anche nel caso di piccoli impianti a livello di case monofamigliari, ha un costo di circa 10 centesimi al chilowattora. Quindi decisamente meno cara dei 32 ct./kWh indicati dall’Associazione delle aziende elettriche svizzere VSE-AES come prezzo medio svizzero (tasse e contributi compresi) dell’elettricità per un’economia domestica nel 2024. In parole povere, per ogni chilowattora fotovoltaico autoconsumato, c’è un risparmio diretto che ammonta a circa 20 centesimi. A seconda delle dimensioni dell’impianto e della tariffa applicata per la remunerazione, anche l’immissione in rete dell’esubero fotovoltaico può generare un’entrata. Aspetto questo che va però relativizzato, soprattutto alla luce delle basse tariffe attuali e delle previsioni a medio termine sulla loro evoluzione. La possibilità di coprire una parte più o meno grande del proprio consumo energetico con elettricità fotovoltaica proveniente dal proprio tetto sarà sempre più di attualità: basti pensare alla progressiva elettrificazione della nostra società a livello di impianti di riscaldamento (già oggi oltre un quinto degli edifici è riscaldato con una pompa di calore) e di mobilità (si prevede che nel 2035 la quasi totalità delle auto nuove avrà una presa).

Quanto incidono le tariffe di ripresa applicate per l’esubero fotovoltaico immesso in rete?

Il tema delle tariffe applicate per indennizzare il proprietario per l’esubero fotovoltaico immesso in rete è molto complesso. Tariffe molto basse hanno anche un certo risvolto “psicologico”, poiché rischiano di dare un segnale sbagliato: potrebbero far erroneamente credere che l’energia solare vale poco o potrebbero indurre a realizzare impianti piccoli, dimensionati per massimizzare il proprio autoconsumo. Ma i calcoli di economicità dimostrano il contrario: nella maggioranza dei casi il fotovoltaico rimane interessante anche con tariffe di ripresa basse.
Swissolar ritiene opportuna una riflessione a livello nazionale su questo tema e su aspetti correlati, come quello delle tariffe dinamiche per l’acquisto di elettricità dalla rete. La transizione verso un approvvigionamento energetico basato il più possibile sulle risorse rinnovabili del nostro Paese e sulla decarbonizzazione, più che mai necessaria, impongono un ripensamento radicale del nostro sistema energetico.

Verso quali modelli di investimento nel fotovoltaico conviene orientarsi in futuro?

Malgrado le particolari condizioni attuali a livello di tariffe di ripresa, investire nel fotovoltaico rimane una scelta valida anche dal punto di vista economico, oltre naturalmente che da quello energetico. La concorrenzialità del fotovoltaico è data in primis dall’autoconsumo e dall’ampliamento delle possibilità di condivisione nell’uso dell’elettricità fotovoltaica previste dall’introduzione degli RCP virtuali a partire dal 2025 e della creazione di Comunità elettriche locali (CEL) dal 2026. Inoltre, la possibilità di usare la batteria delle auto elettriche con carica bidirezionale quale “powerbank” offre nuove possibilità di accumulo, anche con lo scopo di stabilizzare la rete elettrica e contribuire a compensare le differenze tra consumi e produzione. 

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